La realizzazione del SENTIERO 672, denominato nel 2016 “Via della Libertà” con una decisione dei comuni della val d’Enza, delle Anpi locali, dell’Istituto Cervi e del Cai, costituisce una delle iniziative per dare concretezza alla rete Resist-Enza, un progetto sostenuto anche dalla Regione E.R. e volto a far conoscere e a promuovere questo aspetto storico della valle; il suo appellativo rappresenta dunque un omaggio ai tanti episodi di lotta partigiana avvenuti nelle terre toccate dal tragitto e nei territori limitrofi.
L’itinerario si snoda lungo il fiume Enza per circa 60 Km, da Brescello a Cerezzola di Canossa, con numerosi collegamenti sia verso aree più interne del reggiano che con la sponda parmense.
Si tratta di un percorso di notevole importanza e suggestione: perché attraversa zone ricche di storia, antica e recente; perché vanta una sequenza di paesaggi di considerevole varietà e bellezza; perché lambisce siti di rilevante pregio naturalistico. Inoltre, esso si insinua tra comunità orgogliose del loro passato, delle loro tradizioni e della loro cultura, come testimoniano i numerosi musei, incastonati nei diversi paesi della zona.
Ma il valore di questo sentiero è anche legato alla sua funzione di raccordo tra le ciclo-vie che affiancano il Po o conducono verso il Nord-Italia e l’Europa, con i cammini e le piste che, valicato l’Appenino, portano al Tirreno, alla Toscana e Roma.
Esso sembra dunque offrire al viaggiatore la straordinaria opportunità, seguendo le rive e i meandri del fiume, di inoltrarsi nei luoghi più intimi e caratteristici di questa vallata e, nel contempo, di poter avviarsi alla volta di prospettive e orizzonti più vasti.
La mappa del sentiero 